(Lighea / N. Nazziconi)
due parole sul brano:

A volte i nostri amori nascono per colmare il vuoto interiore, bisogni esistenziali, ricucire ferite antiche. A volte incontriamo una persona e qualcosa di forte ci attira verso di lei, la capacità che ha di leccare le nostre ferite. A volte con questa persona stringiamo un tacito accordo. Può succedere che essa col passare del tempo non sia più in grado di far fronte ai nostri bisogni e ogni volta che questo accade viene vissuto come un tradimento. Questo tradimento è una bestia che rode l’anima ma è anche il primo passo verso una nuova consapevolezza, che l’amore non è appartenenza ma condivisione, non è catene ma libertà e a volte abbiamo bisogno di incontrare questa bestia in un angolo delle stanze dell’ anima per trovare la porta della libertà e sentire il valore prezioso di quel battito che non dobbiamo fermare, soli o insieme.

 

testo: Vuoi vedere che fede più non c’è solo colpa e confusione in testa c’è / Non mi perderai se non mi hai trovata mai / Di un bel fiore restano due petali a terra e nell’aria vernice esplosa e un graffio stanco contro i vetri / Dentro di me, in un angolo foglie cadono ora / Se ti perdo in un gesto che non ti consola / Nel tempo di una parola io che ci credo ancora lascio andare tutto anche te / Mi puoi dire che ci vuoi credere sopravviveremo alle tempeste / Poi mi perderai e mi ritroverai nel respiro della mia presenza che dimora nell’aria come un accusa stanca della sua pretesa / Dentro di me, in un angolo foglie cadono ora / Se ti perdo in un gesto che non ti consola / Nel tempo di una parola io che ci credo ancora lascio andare tutto anche te / Noi con il senso di andare dove stare e’ restare / Soli o insieme comunque si prova a volare.

Lascia un commento